Nel processo di ristrutturazione di un immobile, la progettazione dell’impianto elettrico riveste un ruolo cruciale. Come sviluppare un efficiente impianto elettrico in fase di rinnovamento edilizio? Quali sono le normative da considerare per garantire la sicurezza e la conformità? E infine, quali sono i costi? Quanto inciderà la realizzazione di un impianto elettrico ben strutturato nei costi generali della ristrutturazione?
Analizziamo tutti gli aspetti utili per la realizzazione di un impianto elettrico in questa guida completa, per affrontare la ristrutturazione con consapevolezza ed efficienza.
Come si progetta un impianto elettrico
Può apparire semplice e banale, eppure la progettazione dell’impianto elettrico di una casa è una delle decisioni più importanti in fase di costruzione o ristrutturazione di un immobile, in quanto incide fortemente sulla qualità della vita all’interno dell’abitazione. Sono infatti diversi gli aspetti da tenere a mente in questa fase, come la planimetria della casa, la disposizione degli elettrodomestici e quelle che saranno le necessità degli inquilini.
Oltre allo schema dell’impianto elettrico, però, occorre scegliere anche tra un impianto tradizionale e uno smart, il quale offre diversi vantaggi, ad esempio una migliore gestione dei consumi domestici o il miglioramento del comfort, sebbene ad un prezzo superiore.
Indipendentemente dalla tipologia, però, la distribuzione, la connessione e la disposizione dei circuiti rappresentano gli obiettivi primari nella realizzazione di un impianto elettrico, a garantire sicurezza e comfort all’interno dell’abitazione. La capacità dell’impianto deve essere infatti adeguata alle dimensioni dell’abitazione e alle esigenze energetiche.
Come è composto un impianto elettrico? Un impianto elettrico è formato da elementi cruciali: il centralino, in grado di controllare la distribuzione dell’energia elettrica nell’abitazione, il sistema di messa a terra, con il compito di salvaguardare la sicurezza in caso di picchi di tensione, e poi gli interruttori, le prese elettriche e i cavi codificati.
Impianto elettrico: le normative
Le normative svolgono un ruolo vitale nella progettazione degli impianti elettrici. In Italia, è la norma CEI 64-8 a definire standard e linee guida per la realizzazione sicura e conforme di tali impianti, insieme al codice V3.Per essere sicuri che queste normative vengano rispettate, è necessario riferirsi a un professionista del settore registrato all’Albo regionale degli Installatori elettrici o affiliato a enti come Unae o Anie.
Tra le regole da rispettare durante la progettazione di un impianto elettrico, bisogna includere prese di tipo tedesco in cucina e bagno, e collegare il conduttore PE al quadro generale. L’impianto richiede poi interruttori d’emergenza, almeno due differenziali e una maschera salvavita per la sicurezza. Canaline per i cavi e mascherine protettive per prese e interruttori sono altresì obbligatorie.
Quanto costa progettare un impianto elettrico?
Sono diversi i fattori che possono influenzare il costo di realizzazione di un impianto elettrico, come le dimensioni dell’abitazione, i tipi di punti luce, il quadro elettrico ed eventuali interventi edilizi.
Indicativamente si può considerare un prezzo di circa €1.800 per un impianto base in un appartamento da 50 metri quadri, fino ad arrivare a più di €10.000 per una soluzione top di gamma in una casa da 150 metri quadri, valori che possono ovviamente cambiare in base ai fattori sopra citati, oltre che alle esigenze del cliente.
Alcuni elementi che tendono a far lievitare il prezzo di realizzazione di un impianto elettrico sono l’installazione di punti luce diversificati, come quelli dimmerabili, per la TV, le luci di emergenza o il termostato. Ultimo, ma non meno importante, il quadro elettrico: esso rappresenta una voce di spesa piuttosto costosa, con un prezzo medio compreso tra i 400 e i 600 euro per impianti di medie dimensioni.